Con questo libro Che colpa abbiamo noi e altri racconti, il Dr. Bruno Cacopardo si conferma acuto osservatore di un mondo che non riusciamo più a decifrare; un gioco di specchi ed incastri che qui scorre come un fiume veloce, a tratti straripante e drammatico che si riversa nelle “cartoline di parole”, immaginate e descritte dall’autore.
Grazie a queste pagine, si va verso tesori cui spesso non siamo avvezzi e che ironicamente ci vengono posti di fronte agli occhi grazie al mezzo potente della letteratura che, come in questo caso, si nutre delle ore, dei giorni, dei passi, dei pensieri, delle esperienze che hanno segnato l’autore e che inevitabilmente segneranno il lettore.
Carthago Edizioni –
Buonasera Prof. Spero stia bene!
Ho terminato da qualche giorno il suo libro e finalmente stasera riesco a scriverle, per dirle in tutta franchezza che mi è piaciuto tantissimo! L’ho letto tutto d’un fiato in due pomeriggi; le sue pagine offrono spunti di giocosa ilarità e attenta analisi sul mondo di ieri e di oggi, e, in un mix di delicatezza e magia, spingono molto il lettore alla riflessione.
Aldo Mazza –
Allegro, ironico, graffiante, sarcastico, surreale, irriverente, demistificatorio, a tratti felliniano, il testo del Prof. Cacopardo, “Che colpa abbiamo noi?”, è una finestra che spalanca i suoi battenti sulle luci e le ombre, le contraddizioni e le moltissime assurdità del nostro vivere, con l’intento di far sorridere, ma anche di far riflettere; in maniera pungente e in un ascendente climax rossiniano dagli effetti strepitosi di intensificazione, esso è in grado di creare, pagina dopo pagina, un effetto di progressione sempre più intenso, rapido e continuo, che conduce il lettore verso un punto di massima interrelazione e di intesa simbiotica con l’autore.
Attraverso una satira leggera e un lessico elegante, colto e forbito, egli, con disarmante disinvoltura e termini sempre misurati e puntuali, riesce a sottolineare gli incredibili e innumerevoli paradossi di una società ormai in declino.
In un mix straordinario, tra cultura classica e scientifica, accostate in modo finemente originale e inaspettato, le sue raffinate pagine, mai eccessivamente enfatiche, concedono momenti esaltanti nella descrizione attenta della società attuale e dei suoi falsi miti, offrendo al contempo un quadro lucido e concreto dell’oggi, sempre però carico di ricche spatolate di colore.
L’effetto corrosivo di certe descrizioni è di un incanto infinito; il contrasto tra forma e contenuto diventa, a quel punto, fonte inesauribile di analisi geniali, ma anche di ilarità e spasso.
E non mancano certo le considerazioni profonde sulla fallibilità e l’imperfezione del genere umano, sempre soggetto all’errore e interessato solo alle novità, presenti sugli scaffali di quel grande magazzino che è diventato il pianeta e di cui ormai esso stesso è inconsapevolmente divenuto il prodotto principale, ma pronto a ergersi a giudice spietato e indifferente verso le vicende degli ultimi di un mondo involuto, infame e decadente, avviato verso un crepuscolo incoativo che condurrà ineluttabilmente verso un processo terminale.
Ironia poetica e potere descrittivo musicale: questo è un libro che in tanti dovrebbero leggere, perché è un infinito sistema di vasi comunicanti di fascino e magia!
Uno splendido ponte temporale, tra un presente, anatomizzato con una tagliente irrisione e un passato, intriso di nostalgia e un pizzico di malinconia, sontuosamente costruito sui ricordi, che riesce a essere intimo, evocativo e universale allo stesso tempo, riportando alla mente momenti vissuti, scritti con l’inchiostro del cuore e della bellezza: questa è la sintesi compiuta di “Che colpa abbiamo noi”, che rappresenta una strabiliante mappa interiore, che elargisce emozioni infinite e sensazioni stupende…